DELIBERAZIONE
DELCONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
IN MERITO AL DPR 328/2001
SEDUTA STRAORDINARIA DEL 19 NOVEMBRE 2001.
Il DPR 328/01, elaborato in
seno al Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica della decorsa legislatura, pretende di definire lo sbocco
dei percorsi formativi universitari e di disciplinare le diverse competenze
professionali, tra cui quella degli ingegneri, senza aver avuto la condivisione
degli Ordini professionali degli ingegneri stessi.
Esso è tanto più
pernicioso in quanto nel mentre prevede espressamente che le norme contenute
nel regolamento non modificano l'ambito della normativa vigente in ordine
alle attività di ciascuna professione, surrettiziamente modifica
le competenze stesse delle diverse professioni ed introduce nuove professionalità
senza prevederne la necessaria e coordinata regolamentazione.
L' Ordine degli Ingegneri di
Firenze è fermamente convinto che il DPR 328/01 tratti la materia
delle competenze professionali con superficialità ed incompetenza,
accresca gli equivoci ed alimenti situazioni di potenziale pericolo per
il cittadino, faccia emergere ulteriori difficoltà a quelle proprie
di una professione che di per sé già opera in un contesto
legislativo inquinato da un affollamento di leggi, norme e regolamenti
anche contraddittori, aggiungendo elementi di confusione e dequalificazione
della professione.
Condivide il ricorso del CNI
avverso al DPR 328/2001 presentato al Tar Lazio ed invita tutte le Federazioni
Regionali a sostenerlo giuridicamente ad adiuvandum.
L' Ordine degli Ingegneri di
Firenze, pur confermando la necessità di suddivisione dell'Albo
nei tre settori della Ingegneria Civile Ambientale, Industriale e dell'Informazione,
rivolge un appello a tutte le istituzioni interessate e di categoria affinché
si mobilitino per una radicale modifica del Regolamento in questione sulla
base del presupposto che deve esistere correlazione e coerenza tra percorsi
formativi e competenze professionali, che il DPR evoca ma applica in maniera
illogica..
In modo specifico
CHIEDE
che la Federazione degli Ordini della Toscana si faccia parte diligente
per un'iniziativa formale che, coinvolgendo le Federazioni delle altre
Regioni sulla base di un documento di ripulsa del regolamento, metta in
atto una serie di azioni giurisdizionali e pratiche che ne rendano sterili
gli effetti. Tanto più che la recente legislazione di modifica
dell'assetto costituzionale, che assegna alle regioni competenze sulle
professioni , accentua la posizione delle Federazioni e ne valorizza il
ruolo di coordinamento di rappresentanza delle istanze dei Consigli Provinciali
AVANZA
al Consiglio Nazionale degli Ingegneri la richiesta di una effettiva
presa di distanze dal contenuto del Regolamento, non limitando la propria
azione alla sola tutela in sede di Tribunale Amministrativo del Lazio,
ma a tutte quelle sedi giurisdizionali legittimate a pronunciarsi sulle
lesioni dei diritti dei singoli e delle categorie. Il C.N.I affianchi
tale azione con l'emanazione di direttive ed indicazioni che, uniformando
i comportamenti dei diversi Ordini, siano finalizzate alla riduzione delle
negatività che l'applicazione del DPR 328 comporta per la categoria
degli ingegneri. Il C.N.I, inoltre, indirizzi a tutti gli Ordini ed alle
amministrazioni pubbliche una circolare con la quale confermi la validità
delle competenze previgenti, definendole univocamente, al fine di eliminare
gli equivoci che possono nascere da una lettura sommaria del DPR, che
porterebbe a limitare il ruolo degli ingegneri al solo aspetto specialistico
escludendolo dalle attività di pianificazione e di governo dei
processi e del territorio.
ESTENDE
alla Regione Toscana, nella cui competenza a seguito della L. 3/2001
rientrano la materia dei Lavori Pubblici e quella delle professioni, la
preoccupazione degli ingegneri della Provincia di Firenze che la superficialità
con la quale è stato redatto il DPR 328 alimenti situazioni di
latente pericolosità per il quadro normativo recentemente impostato
con la legge Merloni .
INVITA
la Regione Toscana a valutare l'opportunità di impugnare
essa stessa il DPR 328 in quanto le contraddizioni del quadro normativo
generale impediscono l'elaborazione di una specifica legge Regionale che
definisca ruoli e attività professionali congruenti con il percorso
formativo.
CONFIDA CHE
le Amministrazioni Pubbliche, consapevoli della delicatezza del
momento di transizione e della necessità che si debba provvedere
urgentemente ad una seria riforma delle professioni in un contesto di
armonizzazione a livello europeo, conformino la propria attività
al riconoscimento delle competenze multidisciplinari acquisite dagli ingegneri
nell'ambito stabilito dalla preesistente normativa.
INVITA
i Sindacati nel cui ambito si collocano le diverse espressioni
professionali degli ingegneri (liberi professionisti, dirigenti d'aziende
pubbliche e private) SNILPI, FNDAI, DIRSTAT ad un'azione comune a tutela
della figura professionale dell'ingegnere dichiarando la propria disponibilità
a tutte quelle azioni che si possono individuare per il conseguimento
dell'obbiettivo di modificare radicalmente il DPR 328/01.
DA' MANDATO
al Presidente dell'Ordine di
" estendere la conoscenza di questa mozione a tutti gli iscritti,
alle Istituzioni, agli Enti locali, alla Regione Toscana, alle forze politiche,
economiche e sociali, ai Parlamentari della Toscana e agli organi di stampa;
" dare corso immediatamente a quanto sopra esposto presso il CNI,
la Federazione Toscana, la Regione Toscana;
" convocare un'Assemblea straordinaria degli iscritti per convalidare
l'operato del Consiglio ed individuare ulteriori azioni a tutela della
professione d'ingegnere.
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